Teatro

Riconoscimento di Napolitano al Positano Teatro Festival

Riconoscimento di Napolitano al Positano Teatro Festival

Ancora non è stato annunciato il programma dell’edizione 2011, che già il Positano Festival Teatro fa parlare di se in termini più che ammirevoli. È di questi giorni infatti la notizia che al Festival, ideato e diretto dal regista Gerardo D’Andrea, è stato attribuito un lusinghiero riconoscimento nientedimeno che dalla Presidenza della Repubblica del nostro Paese.  Si tratta del “Premio di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica”, sotto forma di una medaglia appositamente coniata dal Poligrafico dello Stato Italiano, accompagnata da una pergamena sulla quale si motivano le ragioni culturali del Premio. 
Quest’anno il Festival promette grandi eventi, in occasione del venticinquesimo anniversario dalla morte del drammaturgo Annibale Ruccello, a cui è intitolato il premio che, sin dalla prima edizione, è abbinato al Festival stesso. A tal riguardo, come il patron D’Andrea ha sottolineato, è interessante evidenziare che, così come lo stesso autore stabiese, prematuramente scomparso nel 1986, nonché Enzo Moscato, siano appartenuti ad una generazione erede del grande Eduardo, vada oggi riconosciuto alla generazione successiva, quella degli attuali autori emergenti, la possibile successione con l’ opportunità di prendere parte a questa manifestazione, che quest’anno avrà, pertanto,una vetrina dedicata al “Teatro che verrà”, dove tre spettacoli, selezionati dallo stesso D’Andrea tra quelli che hanno partecipato all’edizione 2010 del festival di corti teatrali “La Corte della Formica”, nella quale è stato presidente di giuria, saranno ospitati in una delle serate in programma il prossimo mese di luglio
Un’edizione, questa del 2011, che nasce, pertanto, sotto una buona stella, pur con le grandi difficoltà alle quali il sindaco Michele De Lucia (nella foto con Renzo Arbore, che gli consegnò il Premio Ruccello nel corso della scorsa edizione), grande sostenitore della manifestazione, deve far fronte. Difficoltà anche e soprattutto economiche che comunque, contro tutti i tagli e le ristrettezze, il sindaco De Lucia si impegna con ammirevole caparbietà a combattere e vincere. Arriva perciò più che meritato il riconoscimento della più alta carica dello Stato al Festival, che in D’Andrea, in De Lucia e nel consiglio comunale di quella che è la perla della costiera amalfitana, trova dei veri e propri paladini difensori di quella cultura così poco rispettata altrove, nel nostro Paese.